Storia
La Pubblica Assistenza Casentino è stata fondata il 29 maggio del 1974 da un gruppo di cittadini di Rassina, desiderosi di contribuire a risolvere le necessità e le problematiche del paese; nasce come sottosezione della Croce Bianca di Arezzo prendendo il nome di Croce Bianca - sez. Rassina.
Il 19 febbraio 1983 si scinde dall’associazione aretina dando origine all’associazione e prende il nome di Pubblica Assistenza Castel Focognano - società di mutuo soccorso. Le attività riguarda soprattutto il trasporto sanitario e sociale, le emergenze 118 ed i servizi funebri. Nel tempo l’associazione è cresciuta e le attività seguite sono aumentate per far fronte alle sempre maggiori esigenze del territorio.
Dal 1994 la Pubblica Assistenza comincia a muoversi su terreni diversi da quelli ormai consolidati. Organizza l’invio di convogli umanitari verso la Bielorussia e l’accoglienza di bambini vittime del disastro di Chernobyl.
Nel 1996 all’interno della Pubblica Assistenza nasce il Gruppo di Protezione Civile che assume nuovi e importanti impegni sia in ambito locale, nazionale ed internazionale. Si formalizzano le prime convenzioni con il Comune di Castel Focognano per la gestione e conduzione prima del Progetto Giovani, poi del C.I.A.F. (Centro Infanzia Adolescenza e Famiglie) fino al 2004, anno di cessazione del servizio. Aumenta l’impegno formativo dell’associazione con la promozione di attività formative differenziate, non più solo prettamente di tipo sanitario ma orientate alla formazione sociale della cittadinanza attiva. Iniziano in questo periodo i corsi di computer, lingua, ballo, ginnastica dolce. Inizia e si struttura il servizio di assistenza domiciliare verso anziani e diversamente abili regolato da apposita convenzione con il Comune di Castel Focognano.
Nel 1999, durante la guerra del Kossovo, i volontari della Pubblica Assistenza Casentino Onlus, a gruppi alterni, partecipano al Progetto Arcobaleno svolgendo l’attività di aiuto nella gestione del campo profughi di Shjak in Albania. In alcuni ambiti di intervento sono emersi nel tempo bisogni sempre crescenti, per rispondere ai quali c’era bisogno di mettere a disposizione interventi di tipo professionale; ciò rischiava di snaturare la missione dell’associazione e alterare la natura di associazione di volontariato pura. Per tale motivo, alla fine del 1999, l’Assemblea dei Soci ha valutato e deliberato la costituzione di una cooperativa sociale di tipo B 2000 Onlus. La cooperativa 2000 onlus s.c.a.r.l. ha lo scopo di creare occupazione e dare opportunità di inserimento lavorativo anche a persone che per vari motivi incontravano difficoltà particolari a inserirsi nel mondo del lavoro. La Pubblica Assistenza entra nella compagine aziendale della cooperativa come socio sovventore.
Nel 2000 viene inaugurata, dopo un’importante ristrutturazione, la nuova sede in via Cavour, tanto desiderata dai volontari fondatori dell’Associazione che ne avevano acquistato l’immobile. La nuova struttura accoglie anche la sede aretina dell’agenzia formativa Uni.T.S. - Università del Terzo Settore, un’associazione che si occupa di ricerca, progettazione e formazione per il settore no profit. L’UniTS è nata su progetto dell’A.N.P.AS. (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), con la partecipazione dell’AUSER, di associazioni di Pubblica Assistenza, di Enti Locali, di Istituzioni Pubbliche e Aziende Private. Nello stesso anno, con modifica dello Statuto, si giunge alla variazione di associazione di mutuo soccorso in O.N.L.U.S.
Nel 2001 viene fondata la cooperativa sociale di tipo A: L’Albero del Pane - Progetto Casentino Onlus - con lo scopo di erogare servizi socio sanitari a livello professionale, rivolti a soggetti quali bambini, anziani, portatori di handicap. Come nel caso della cooperativa 2000 onlus, la Pubblica Assistenza è nella compagine sociale come socio sovventore.
Nel 2003 la Pubblica Assistenza si fa promotrice del progetto – ancora oggi attivo – denominato “Marco Polo”: un progetto che avrà come soggetto pubblico titolare la conferenza dei Sindaci della zona Casentino, come soggetto gestore la Pubblica Assistenza Castel Focognano e come soggetto attuatore le varie associazioni di volontariato del Casentino. Il progetto Marco Polo ha lo scopo di promuovere e razionalizzare la domanda di trasporto sociale, attraverso la effettiva individuazione dei bisogni reali da parte dei Servizi sociali, al fine di organizzare e realizzare un efficace servizio di trasporto sociale, con il coinvolgimento a rete di vari soggetti: Comunità Montana del Casentino, Comuni, le varie associazioni di volontariato presenti nel territorio. Nel mese di luglio viene costituito il Gruppo Sociale di Pubblica Assistenza come associazione di coordinamento tra l’associazione, le cooperative sociali, l’associazione di promozione sociale e l’Uni.T.s. - zona Aretina. Il principale scopo statutario sarà quello di “supportare gli inserimenti lavorativi con l’accompagnamento del volontariato, concordare e definire con gli altri soggetti del gruppo le finalità sociali e gli impegni da promuovere e finanziare, svolgere un’azione di controllo etico dell’intervento”. Nello stesso anno viene fondata l’Associazione di Promozione Sociale Il Grillo Parlante con lo scopo di promuovere cultura, socialità, solidarietà, diritti e formazione, senza scopi di lucro, che lo stesso anno dà vita al progetto di animazione in corsia "Sbarelliamoci" promosso dal Gruppo Sociale di Pubblica Assistenza - con lo scopo di ridurre l’ansia e lo stress della degenza ospedaliera attraverso momenti ricreativi di socializzazione - che vedrà impegnati i nostri volontari nelle corsie dell’ospedale di Bibbiena. Inizialmente i finanziamenti necessari allo svolgersi delle attività previste sono giunti dal progetto Icaro che prevedeva l’investimento degli utili della cooperativa 2000 onlus derivanti dal servizio di spezzamento delle strade del Casentino in micro progetti con ricaduta sociale.
Nel 2005 nasce la sede distaccata della Pubblica Assistenza nel Comune di Chiusi della Verna in località Corsalone.
Grazie al bando Cesvot Percorsi di innovazione viene finanziato il progetto “M.A.D. - Moduli abitativi didattici” che si realizzerà poi fra dicembre 2007/luglio 2008. Obiettivo del progetto è quello di strutturare ed attivare dei moduli abitativi didattici in cui persone diversamente abili - nel rispetto delle loro potenzialità/ capacità - possano sperimentare percorsi formativi di autonomia abitativa Dall’estate del 2006 prende avvio la partecipazione al servizio “Anziano Fragile” - progetto della Regione Toscana a cui la zona del Casentino (composta di 11 Comuni) ha aderito - con l’attivazione di servizi di accompagnamento e monitoraggio per anziani segnalati come persone in situazione di “fragilità”. Al termine dell’anno, nel mese di novembre, dopo un percorso che ha visto coinvolti soci, volontari e lavoratori degli enti componenti il Gruppo sociale di Pubblica Assistenza, è stato sottoscritto il Manifesto dei Valori. Tale documento - realizzato in collaborazione con la cooperativa Le Reti di Kilim - identifica il Gruppo, le sue caratteristiche in termini di valori, scopi e motivazioni ed esprime le ragioni per cui ha avuto origine e sta insieme.
Nel 2007, grazie al bando Cesvot percorsi di innovazione viene finanziato il progetto “Diversa-mente M.A.D.” che nel 2008 è ancora in fase di attuazione. Questo progetto che rappresenterà la prosecuzione del precedente M.A.D., amplierà la partecipazione ad un numero maggiore di persone diversamente abili e cercherà di lavorare in maniera più mirata e specifica su alcune aree di autonomia abitativa. Nel mese di maggio viene organizzato e svolto un convegno – patrocinato dal Cesvot - incentrato sul tema del diritto del malato terminale a vivere pienamente l’ultima fase della propria vita dal punto di vista fisico, sociale, psicologico e spirituale. Il convegno “Esserci fino alla fine”, svoltosi presso il Centro Sociale di Bibbiena, ha rappresentato un momento d’incontro rilevante per il nostro territorio - il Casentino - su un argomento tanto importante quanto impegnativo come quello della malattia terminale e le cure palliative da un lato ed il possibile ruolo di ogni “attore” sociale dall’altro. Da questo convegno è emerso il desiderio/bisogno di pensare ad un percorso di formazione per volontari che potessero operare in questo ambito. Il corso verrà poi programmato nel 2008. Dal 2007 inoltre la Pubblica Assistenza partecipa al progetto “Scuola e Volontariato” che ha l’obiettivo di sviluppare nei giovani la consapevolezza del proprio ruolo sociale e della propria appartenenza alla comunità civile, incentivare la loro partecipazione diretta alle attività delle associazioni di volontariato della provincia di Arezzo, creare occasioni di incontro e di scambio tra le organizzazioni e i partecipanti o la costituzione di realtà rappresentative dei loro interessi.
Dal 2010 il nostro gruppo di Protezione Civile, con il progetto “Sperimentazione tecniche innovative nel volontariato di protezione civile: la ricerca dei dispersi“- finanziato dal Cesvot e presentato da A.N.P.as Nazionale- si occupa dell’attività di ricerca dispersi.
Nello stesso anno il 28 aprile viene costituita l’Area Aretina di Protezione civile di cui è designato referente il Responsabile del nostro gruppo di Protezione Civile.
Il 29 settembre tutto il Consiglio P.A. insieme ad alcuni volontari, partecipa – con possibilità di intervento – ad un Consiglio Comunale per denunciare la difficile situazione in cui opera il volontariato; situazione aggravata anche a causa dei tagli che sono stati fatti di oltre il 50% riguardo all’ assegnazione di giovani in servizio civile, a partire dal 1 novembre 2010 e per tutto l’anno 2011.
Nel 2011, nel mese di maggio, dopo le elezioni in seno all'Assemblea dei soci, viene eletto il nuovo Consiglio Generale della Pubblica Assistenza per il triennio 2011- 2014 e, alla prima convocazione del nuovo CDA del 24/05/2011 viene eletto il Suo Presidente.
Durante i primi mesi del 2011 l’Associazione - insieme alle altre associazioni del territorio che si occupano di servizi 118 in emergenza- urgenza e di trasporto sanitario ordinario - sono coinvolte nel tavolo di discussione con la ASL 8 Arezzo nella ridefinizione delle competenze e delle modalità di gestione - delle Associazioni stesse - riguardo al Servizio 118.
La Sez. Corsalone acquisisce alcuni locali in comodato d’uso gratuito dalla L.F.I – su iniziale interessamento del Comune di Chiusi della Verna – quale sede associativa e autorimessa .
A ottobre 2011 la P.A. organizza e svolge un corso di formazione per Soccorritori 118 livello base e avanzato + BLSD per il quale viene deciso di investire su un'assidua azione pubblicitaria tramite media ( nello specifico radio e televisioni locali).
Nel 2012 Vengono assegnati all'Associazione 3 volontari in Servizio Civile Nazionale – 2 ragazzi e 1 ragazza- con progetto sanitario “Arezzo solidale” ANPAS: che prenderanno servizio il 09 gennaio 2012.
L’Associazione, attraverso il Cesvot, ha aderito alla rete collaborativa tra il volontariato e il Difensore Civico della Regione Toscana; una nostra volontaria ha frequentato il corso di formazione previsto dal progetto ma nella fase attuativa non sono mai pervenute richieste di intervento all’Associazione.
In occasione dell’arrivo di numerosi profughi provenienti da vari Paesi del Nord Africa, una parte di essi sono stati accolti e gestiti dalle nostre Cooperative Sociali che hanno progettato varie azioni per l’inserimento nelle nostre realtà degli stessi. La nostra associazione a fronte di tale situazione, attraverso la Regione Toscana su progetto dell’Associazione SVS di Livorno, ha effettuato un corso di alfabetizzazione per stranieri a cui hanno preso parte gli extracomunitari domiciliati nel nostro Comune e i profughi accolti.
A seguito degli eventi sismici che hanno colpito l’Emilia Romagna nel 2012, attraverso l’azione dei nostri volontari di Protezione Civile prima e del Gruppo Clown dopo, abbiamo preso parte ai soccorsi alla popolazione; nel nostro territorio abbiamo provveduto ad organizzare la vendita di prodotti tipici emiliani per contribuire alla ripresa economica di quei territori.
A dicembre 2012 l’Associazione ha organizzato una gita ai Mercatini di Natale in Trentino rivolta ai propri soci; occasione questa che ha rappresentato un momento di rinnovata apertura e condivisione con i nostri soci.
Nel 2013 l’associazione ha preso parte al corso di formazione per il progetto “Dare credito all’inclusione sociale” promosso dalla regione Toscana con capofila per il nostro territorio la Caritas diocesana di Arezzo; progetto che poi diventerà esecutivo nel 2014,
Nel 2014 la Pubblica Assistenza ha proseguito la partecipazione al progetto Caritas “Dare credito all’inclusione sociale" e nel 2015 ha avviato l’organizzazione del servizio “Linea Amica- progetto di telefonia sociale”, finanziato dal Cesvot nell’ambito del bando innovazione, che sarà attuato nel 2015. Tra gli eventi più significativi è da segnalare la nascita del gruppo cinofilo all’interno del gruppo di Protezione civile e l’inaugurazione di una nuova ambulanza per la sezione di Corsalone. È stata inoltre organizzata per il 2° anno consecutivo una gita in Trentino in occasione dei mercatini di Natale rivolta ai soci dell’Associazione. Come tutti gli anni la PA ha partecipato all’evento “Festa dell’uva” a favore del Calcit Casentino.
Dal 2016 su modifica predisposta dalla ASL riguardo la gestione delle turnazioni di emergenza urgenza introducendo l'utilizzo dell'automedica, l'associazione attua le turnazioni di propria competenza partendo dalle sedi associative e non più dalla postazione PET presso l'ospedale del Casentino.
Dal 2017 la Pubblica Assistenza Casentino, con il gruppo di Protezione Civile prende parte, ogni anno, all'evento di protezione civile “Io Non Rischio” – Campagna Nazionale di informazione sulle buone prassi di protezione civile istituita dal Dipartimento di Protezione Civile.
La Pubblica Assistenza - con l’assemblea straordinaria del 18/10/2020 - ha adeguato lo statuto sociale al Codice del Terzo Settore.
Fra il 2020 ed il 2021, anni caratterizzati dalla pandemia COVID-19, la Pubblica Assistenza Casentino ha dovuto sospendere alcune delle proprie attività continuando a svolgere solo quelle di protezione civile ed emergenza-urgenza sanitaria.
Anche quest'anno abbiamo avuto contributi da enti privati e da privati cittadini che si sono rivelati necessari per il sostentamento dell'associazione
Con la riapertura di alcuni servizi sanitari abbiamo avuto un aumento di servizi di trasporto sia sociale che sanitario rispetto al 2020.
Il nostro gruppo di Protezione Civile anche quest'anno – ma in versione digitale- ha preso parte all'evento “Io Non Rischio” - campagna nazionale sulle buone pratiche di Protezione civile promossa ed organizzata dal dipartimento di Protezione civile.
È accresciuta la collaborazione della Pubblica Assistenza Casentino con gli enti pubblici (Comuni) nella gestione della pandemia (già iniziata nel 2020) attraverso i servizi di consegna delle mascherine, della spesa alle persone in quarantena, alla gestione del centro vaccinale; queste attività hanno avvicinato i privati cittadini all'associazione per cui si è verificato un turn over di volontari che ci ha permesso di coprire tutte le varie turnazioni di servizio.
Abbiamo riscontrato un minor numero di adesioni da parte dei soci (tesseramento); fra le motivazioni che ci siamo dati relativi a questo dato sono i decessi delle persone anziane che mettono in evidenza il mancato coinvolgimento dei giovani nell'attività dell'associazione
Abbiamo iniziato un corso di formazione di tipo sanitario di emergenza urgenza che terminerà a maggio 2022.
Il Consiglio in un'ottica di solidarietà ha deliberato di mantenere le quote associative ed i contributi spese per lo svolgimento dei servizi invariati nonostante gli aumenti dei costi
La Pubblica Assistenza Casentino ha continuato ad investire sulla sicurezza dei volontari e delle persone che accedono ai servizi associativi (attraverso un finanziamento COVID-19 richiesto alla banca Intesa San Paolo) e nella cura delle sedi associative per renderle più accoglienti.
Partecipando al bando “Avviso pubblico per la concessione ad Organizzazioni di volontariato, Associazioni di promozione sociale e loro articolazioni territoriali o circoli affiliati nonché alle Fondazioni del terzo Settore di contributi finalizzati a fronteggiare le conseguenze determinate dall'emergenza sanitaria COVID-19 in ambito sociale – anno 2021“, la pubblica Assistenza Casentino ha ottenuto un contributo da Regione Toscana su spese sostenute per emergenza COVID-19 dal 16/10/2020 al 30/04/2021
Attraverso la partecipazione al “Bando Beneficenza - CONTRIBUTI ORDINARI 2021 A SUPPORTO DELLA GESTIONE” abbiamo ottenuto il contributo Fondazione CRF per l'acquisto di attrezzature medico sanitarie
Abbiamo avuto il contributo da ditta privata per l'acquisto di un defibrillatore che è stato collocato nel paese di Caiano
Abbiamo acquistato un nuovo Mezzo Attrezzato che è andato a sostituirne uno del nostro parco macchine ormai obsoleto.